Dal calendario gregoriano alle difficoltà (e alle vittorie) del 2020: l’anno bisestile per eccellenza!
Curiosità sul calendario gregoriano
Per superare lo sfasamento tra il calendario introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C. e l’andamento dell’anno solare, Papa Gregorio VIII fece introdurre il calendario suo omonimo il 4 ottobre 1582; eliminando i giorni dal 5 al 14 ottobre 1582 in modo da riportare l’equinozio di primavera al 21 marzo. Dall’entrata in vigore del calendario gregoriano ci fu una sua progressiva diffusione ma il caso più singolare nella sua applicazione spetta alla Svezia, che introdusse questo nuovo calendario solamente più di cento anni dopo. E non è tutto: l’impero svedese, per recuperare i giorni in più, decise di eliminare tutti gli anni bisestili nei quarant’anni successivi ma si dimenticò di applicare la regola per ben due volte. Di conseguenza, nel 1712 la Svezia dovette reintrodurre due giorni bisestili e il mese di febbraio di quell’anno ebbe trenta giorni. La Russia, addirittura, introdusse il calendario gregoriano solo nel 1918 e, citando Wikipedia, “nel 1923 la formula per decidere quali anni centenari fossero bisestili fu ufficialmente modificata, ottenendo il Calendario rivoluzionario sovietico. In esso, tra gli anni divisibili per 100 sono bisestili solo quelli che divisi per 9 danno come resto 2 o 6. Il primo anno di discordanza con il calendario gregoriano sarebbe stato il 2800. Ma già dal 1940 il Calendario rivoluzionario sovietico fu abbandonato e si ritornò al calendario gregoriano”.
2020: anno bisesto, anno funesto? Non per tutti…
Se vi sta venendo mal di testa, dovete sapere che non tutti i futuri anni bisestili lo saranno: il 2100, il 2300 e il 2500 avranno solo 365 giorni. Cosa ci dice questo riguardo al 2020 e a tutti i calendari? Perché un giorno in più dovrebbe renderlo “funesto”? Noi non siamo superstiziosi e non crediamo che gli anni bisestili siano sfortunati, anche se l’anno passato ci ha fatto dubitare della inattendibilità di questo modo di dire.
Il 2020 è stato durissimo per tutti, inclusi noi, ma di fronte alle difficoltà abbiamo scelto di fare del nostro meglio: ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo cercato eventuali punti deboli e rischi nel nostro modello di business e ci siamo dati da fare. Abbiamo colto delle opportunità, continuando a comunicare al meglio delle nostre possibilità. Non ci siamo mai fermati. Eravamo incerti, a volte spaventati, ma alla fine siamo stati premiati e abbiamo chiuso l’anno con una crescita del 20% rispetto al 2019, acquisendo Clienti importantissimi nel settore dei podcast; abbiamo anche avviato nuovi progetti e iniziato la sperimentazione di nuove tecnologie.
Nel momento più buio abbiamo anche chiesto aiuto allo Stato per continuare a pagare regolarmente i nostri fornitori e collaboratori, perché sappiamo che dietro ad ogni fattura ci sono persone e famiglie di un settore che è stato letteralmente massacrato dalla pandemia. Oggi siamo orgogliosi di poter dire che nessuno è stato lasciato indietro.
Crediamo che il valore di ognuno di noi sia determinato dalle capacità, dalla credibilità e dall’impegno. Non dalla fortuna o da una convenzione come il calendario. Che differenza può fare un giorno in più o in meno? Siamo parte di un sistema che vogliamo contribuire a rendere il più equo possibile e ci impegneremo sempre nella nostra missione: crescere in modo sostenibile e sano, con i conti in ordine e possibilmente molti Clienti soddisfatti.
Anche se si tratta “solo” di una convenzione, auguriamo a tutti uno splendido 2021.